Ciao Ale, spaziocredo sia finita la sbronza di confusione, ipocrisia e menzogna che ha seguito la tua scomparsa. Quando, alle 23.10 del 31 Dicembre 1999, grazie alla sensibilità della tua famiglia, su quella barella troppo corta, ti ho dato, unico degli amici, l'ultimo saluto, due erano i sentimenti che mi attanagliavano. Lo strazio di chi e cosa avevamo in tanti perso; la consapevolezza dolorosa che iniziava un periodo difficile. Ci restava il ricordo. Il ricordo che ognuno di noi ha nel cuore e che è così personale da non poter condividerlo con altri. Questo ricordo era da proteggere, da preservare. Puro come il tuo sorriso. Invece alla giusta, normale, confusione che era nei nostri cervelli, al dolore intimo che bruciava il nostro cuore, si sono aggiunte tante parole, tanti gesti pubblici. Io ho scelto il silenzio. Non ho raccontato ciò che mi dicevi; non ho costruito un'immagine di te falsa e comoda; non ho detto ciò che mi avevi fatto sapere. La confusione si è allargata nella testa di molti tuoi amici e solo il pellegrinaggio al cimitero placava il loro dolore. Ho preferito continuare a tacere. Confidavo che questa confusione svanisse da sola come vapore che scompare nell'aria. Per "placare" quel dolore serviva tempo. L'ottimismo della vita, l'ottimismo nella vita, erano, per molti, difficili da ritrovare. Oggi ti posso dire che il dolore resta lo stesso ma che la confusione sta svanendo e l'ottimismo sta tornando. E' passato un anno e ora il ricordo di te lo possiamo silenziosamente preservare, proporre e diffondere. E' stato un 2000 difficile, incasinato. Necessario purtroppo. Luchino bisogna chiamarlo Luca perché è cresciuto di testa e di gambe; Totò è ancora un po' sconvolto ma ha un suo gioco….; Greg e Henry (che bello quello che ti hanno lasciato nella tasca) sono in via di esplosione positiva; Pippo sta diventando Peppe e "ha" una ragazza importante; Robi e Gianni bene; Germano è già allo Sporting ma si è comportato giusto; Luca e Enzo girano per squadre e per conto loro; Lillo è stato nel 2000 l'anima e il capitano; l'84 fatica , non ostante il ritorno gradito di Mezzela, ma il gruppo potrebbe formarsi. Come vedi gli amici del calcio e degli ultimi sabati sera vanno avanti e crescono. E' inutile ti dica i mille gesti anche "costosi" che i tuoi amici in silenzio hanno fatto, e le mille e mille volte che abbiamo pensato a te. Resti il nostro mito in ciò che sai; la maglia numero 10 è stata onorata da Luca con prestazioni grandiose; la squadra forte la faremo. Come vedi per noi la vita va avanti. Ho pensato a questo sito perché il ricordo sia più nitido e quindi possa durare meglio nel tempo. Tuo padre ha letto sul nostro muro quello che avevi scritto e mi pare giusto rendere partecipi anche loro di questa possibilità. Come eri emergerà un po' lentamente e forse anche loro ti conosceranno meglio. Di certo hanno già scoperto molto e la reazione non è stata negativa come avresti potuto aspettarti. Una lettera ad un amico è stata occasione di una riflessione sugli amici e sul futuro. Internet ci proietta in questo futuro con la pulizia dei nostri sentimenti e con il tuo sorriso scanzonato e un po' beffardo. Manca la sigaretta in mano nelle foto che abbiamo ma i RICORDI di tante cose fatte insieme sono quelli che incominciano a riemergere nelle chiacchere da fusi o nei momenti di vittoria. La retorica non fa per me e una sola cosa ti posso dire per farti capire che VIVI nel nostro gruppo, presente più di prima, amato più di prima. Ciò che ti dicevo ogni giorno: |